Ermanno Stradelli (Borgotaro, Piacenza, 1852 - Manaus, 1926)

Ritratto di Ermanno Stradelli (Archivio di famiglia)

Esploratore, etnografo, linguista, scrittore e fotografo. Nacque nel 1852 a Borgotaro in una famiglia nobile da cui ereditò il titolo di Conte, studiò nel collegio di Santa Caterina di Pisa e si iscrisse successivamente alla facoltà di giurisprudenza. Ben presto si dedicò per conto proprio a studi di etnologia, topografia, farmacologia e omeopatia, botanica e zoologia, fotografia, portoghese e spagnolo, discipline che gli permisero di portare avanti il proprio progetto, diventare esploratore e geografo. Nel 1879 con il patrocinio della Società Geografica Italiana, all’età di 27 anni salpò dal porto di Bordeaux alla volta del Brasile arrivando a Manaus base delle sue spedizioni in vari punti dell’Amazzonia. Il suo primo intento, che fallì quasi sul nascere,  fu quello di documentare fotograficamente la civiltà amazzonica, avendo portato con se una notevole strumentazione fotografica. Prese la residenza a Manaus, in Rua Marcillo Dias, e decise di progettare la sua prima spedizione all’interno della foresta pluviale ma nell’ottobre del 1879 naufragò nelle acque amazzoniche perdendo tutto il materiale fotografico e geografico. Ritornò nuovamente a Manaus e su suggerimento del conte Alessandro Sabatini (incontrato sul Rio delle Amazonas), riorganizzò le altre spedizioni, sulla base dello studio della lingua delle popolazioni indigene. Imparò così lo “nheengatu”, la chiave di svolta che gli permise di penetrare nella vita dell’Amazzonia. Nel 1881 visitò la regione del Vaupés percorsa dall’omonimo fiume, nuovamente nel 1882, e risalì il Vaupés fino a Yavaraté e il Paupurì fino a Pracuara. Rientrò in Italia nel 1884 per terminare gli studi universitari di diritto ed esercitò la professione a Genova per un breve periodo ma la nostalgia di quelle terre selvagge era sempre più forte e nel 1885, pubblicò un poemetto intitolato Eiara, ispirato ad una leggenda indigena, e la traduzione dal portoghese del poema epico indigenista La confederazione del Tamoi, di D.J. Gonçalves Magalhães. Nel 1887 s’imbarcò per il Venezuela, con l’intenzione di scoprire le sorgenti dell’Orinoco. A Caracas però venne a sapere che il francese Chaffanjon affermava che un anno prima del suo arrivo, aveva raggiunto la sua meta; Stradelli decise comunque di compiere la traversata fino a Manaus. Nel 1890 tornò di nuovo nel Vaupés, spingendosi nel 1891 fino alle cascate di Yurupari.

Le sue dettagliate relazioni di viaggio furono inviate regolarmente al Bollettino della Società Geografica Italiana che patrocinava le sue ricerche. Furono pubblicati: Un viaggio nell'Alto Orenoco nel 1888", Rio Branco e Dal Cucuhy a Manaos nel 1889, L'Uaupés e gli Uaupés, la Leggenda dell'Jurupary 1890 e  Iscrizioni indigene della regione dell'Uaupés 1900.

Nel 1893 si naturalizzò brasiliano e dopo aver convalidato il suo titolo di studio iniziò ad esercitare l’avvocatura a Manos. Dopo un breve viaggio di affari in Italia nel 1897, tornò ancora una volta in Amazzonia non facendo più ritorno in Patria. Pubblicò ancora brevi dizionari di lingue indigene e redisse carte geografiche. Morì nel lebbrosario Umirizal presso Manaus nel 1926. Fu pubblicata postuma, nel 1929, la sua opera più estesa, i Vocabulàrios portoghese- nheêngatú, una raccolta di studi e osservazioni su ogni aspetto della cultura indigena amazzonica.

Riferimenti bibliografici

Stradelli E., Spedizione alle sorgenti dell’Orinoco, in BSGI, 1887, pp. 500-506;

Id., Dall’Isola Trinidad ad Atures, in BSGI, 1887, pp. 882-849;

Id., Un viaggio nell'Alto Orenoco, in BSGI, 1888, pp. 715-744;

Id., Rio Branco, in BSGI, 1889, pp. 210-228;

Id., Rio Branco (continuazione e fine), in BSGI, 1889, pp. 251-266;

Id., Leggenda dell'Jurupary, in BSGI, 1890, pp. 659-689; 798-835;

Id., Vocabularios da lingua geral portuguez-nheêngatú e nheêngatú-portuguez, precedidos de um esboço de Grammatica nheênga-umbuê-sáua mirî e seguidos de contos em lingua geral nheêngatú poranduua. Revista do Instituto Historico e Geographico Brasileiro, Tomo 104, Volume 158, 1929, pp. 9-768;

Da Camara Cascudo L., Em Memória de Stradelli, Edições do Governo do Estado do Amazonas, Manaus, 1967; C. Cerreti, Ermanno Stradelli, nella rubrica Esplorazioni, in «National Geographic», gennaio 2008, p. [1]

Un conte tra gli indigeni del Vaupés (Oggi 7 rivista domenicale distribuito con America Oggi), 8/07 /2007;

Gugliotta A.C., Conte Ermanno Stradelli, un visionario italiano in Amazzonia, in «inStoria», Rivista online di Storia e informazione, n°5- Maggio 2008, (XXXVI), InStoria;

per una bibliografia completa si rimanda all’articolo della prof.ssa L. Raponi, Ermanno Stradelli In Amazzonia: L’oro Della Foresta e La Leggenda Del Jurupary, in «Geo UERJ» - Ano 14, nº. 24, v. 2, 2º semestre de 2012 pp. 331-361 (dispobibile in pdf).