La Cineteca della Società Geografica Italiana

Istituita nel 1949, è parte integrante dell’Archivio fotografico e comprende 68 pellicole cinematografiche  ̶  di cui 41 riversate in DVD grazie ad un progetto che ha coinvolto il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma  ̶  che abbracciano prevalentemente i decenni 1940-1960. Non soltanto i contenuti, ma anche i supporti sui quali è conservato il materiale audiovisivo rappresentano importanti tappe di una narrazione che unisce al valore documentario – di respiro globale, nazionale e non ultimo regionale – quello intrinsecamente artistico.

Un rapido sguardo all’elenco dei titoli della raccolta ne evidenzia fin da subito l’eterogeneità, riconducibile tuttavia a un obiettivo condiviso, la divulgazione in forma didattica del sapere geografico nel senso più ampio e trasversale del termine. Titoli come La TerraLa LunaIl SoleIl bosco e la montagnaTremila metri sotto terraLa vicenda delle stagioniTerra in evoluzioneI vulcaniI deserti avanzano o ancora Fra Scilla e CariddiIsola d’ElbaPopoli del CanadaArgentina AustralSaline di ComacchioTonnara Paese senz'acqua danno la misura di come il fine generale si articoli in due macro aree di pertinenza (a loro volta passibili di ulteriori ramificazioni): la prima relativa a fenomeni geografici globali, la seconda a carattere prevalentemente nazionale o regionalistico. 

Spiccano i filmati sull’Africa: Paese dei pionieri, un documentario sulla Liberia degli anni ’50; Glimpses of South Africa, Treehundredyears – South Africa, dedicato al tricentenario della fondazione della Repubblica del Sud Africa mentre Missione biologica Sagan-Omo è un reportage muto sulla missione in Etiopia del 1939 diretta da Edoardo Zavattari, esploratore ed entomologo italiano lungamente direttore dell'Istituto di zoologia dell'Università di Roma e tra i principali teorici, in Italia, del razzismo biologico. La figura di Zavattari, ben inserita nel contesto sociale e ideologico dominante, ritorna nel reportage di viaggio Parallelo 35 (regia di Fabrizio Palombelli) sulla missione scientifica da lui diretta nelle isole Pelagie.

Il rilievo di questa antologia di testimonianze nella storia e nella geografia del mondo non si limita pertanto alla ricostruzione dell’attività di geografi, viaggiatori, esploratori, uomini di scienza e diplomatici, e nemmeno a quella dei registi, sceneggiatori, operatori cinematografici, protagonisti pure celebri di una fase degli studi scientifici che più di tutte ha avvertito la necessità di diffondere, comunicare, insegnare con gli esiti della divulgazione o della propaganda, ma mostra come il documentario di tipo etnografico diveniva il pretesto per un'analisi oggettiva e coraggiosa della realtà locale, spesso osservata con crudezza quasi scientifica.

Metodologia, questa, riscontrata in tre dei protagonisti coinvolti, registi o sceneggiatori di altrettanti documentari presenti nella raccolta. La terra e i suoi movimenti (1942), è un cortometraggio d’animazione a scopo didattico-scientifico per la scuola media e collegato alla Cineteca Scolastica all’interno di un ciclo di conferenze tenute dal regista Luigi Pensuti – allora capo reparto per il servizio d’animazione dell’Istituto Luce  ̶  al cinema Planetario di Roma, aventi come soggetto la terra, gli animali e la natura. Il volto della Luna, per la regia di Gian Piero Pucci, gioca invece sulla percezione sensoriale del satellite stimolata negli studenti destinatari sollevando implicitamente questioni anticipatorie del primo atterraggio sulla Luna, allora ben lontano; finezza tecnica e sostanziale che gli valse il Premio della Biennale di Venezia per il cortometraggio didattico-scientifico per l’anno 1947. Infine Antichi approdi del Tirreno, documentario del 1948 appartenente al genere del viaggio, ebbe la regia di Giuliano Tomei, che aveva realizzato per la Phoenix Films una cinquantina di documentari usando la tecnica del film-inchiesta assai in voga in quegli anni (il suo primo lungometraggio del 1953, Eva nera, analizzava la realtà africana con acutezza umana e sociale). Tomei fu anche sceneggiatore di Africa sotto i mari, celebre film del 1952 perla regia di Giovanni Roccardi con Sophia Loren e con un giovane operatore, Mario Cimini, presente anche alla lavorazione di Dahaiak, un altro documentario della cineteca sull’Indonesia di fine anni ‘50.

I casi appena esaminati isolano un altro vettore, quello della produzione: l’Istituto Nazionale Luce in collaborazione con la Cineteca Scolastica del Ministero della Pubblica Istruzione e la SGI in testa, ma anche altri produttori ed editori quali la Phoenix Films, Giomini/S.P.E.S, CIFD, Centro Nazionale Sussidi Audiovisivi/Ministero Pubblica Istruzione, Sezione Cinescolastica Paravia, Cineindustria Spa e Microstampa/Geofilm hanno contribuito a questo substrato ricco di testimonianze che offre alla ricerca, non solo geografica, spunti irrinunciabili. In alcuni casi si tratta di vere e proprie opere d’autore  ̶  come nel caso de La terra ha sete, di Vittorio Carpignano, sui lavori di irrigazione nell’Italia degli anni ’40 oppure Un paese sommerso, di Marino Marchi sul lago di Vagli in Garfagnana formato artificialmente nel 1947 per conto della SELT Valdarno (oggi ENEL S.p.a.) sommergendo il paese sottostante  ̶ , narrazioni illustrative dei percorsi di rilevanza anche locale e delle sue rappresentazioni da parte dei media dell’epoca. Così Sinfonie Verdi La leggenda dei monti Pallidi, girati da Adriano Zancanella rispettivamente negli anni ‘50 e ‘40 per la Dolomiti Film sulla vita culturale della Val di Fiemme l’uno, e l’attività quotidiana di alpinisti e abitanti delle Dolomiti l’altro. Chiude la serie Come nasce una carta nautica, vero e proprio libretto d’istruzioni sulla metodologia cartografica sul campo.

La campagna di catalogazione e acquisizione digitale dei documenti – iniziata nel 2000 e proseguita nel corso degli anni con la partecipazione a progetti nazionali ed europei – ha consentito il riversamento della maggior parte delle pellicole, per lo più 20 e 35 mm, in bianco e nero ma anche a colori, sia mute che sonore, e mira all’accessibilità completa da parte degli interessati, finalizzata alla ricerca individuale ma anche alle proiezioni in occasione di convegni, giornate di studio, laboratori didattici. Percorso necessario per una valorizzazione del patrimonio territoriale che passi non soltanto per la conservazione ma anche, e soprattutto, per la diffusione del sapere geografico come bene collettivo. (Veronica Talone)

Elenco dei titoli