Fondo Bruno Castiglioni

Ritratto di Bruno CastiglioniIl fondo raccoglie 2.847 fototipi (1.568 positivi e 1.279 negativi) donati alla Società Geografica Italiana da Giovanni Battista Castiglioni, figlio del prof. Bruno Castiglioni. Nato il 12 maggio 1898, nel 1917 si arruola come volontario e viene scelto nel corpo degli Alpini per la sua pratica alpinistica e inviato in prima linea in Val Posina e sul Tonale. Allievo di Luigi De Marchi negli studi di geografia fisica presso l’Università di Padova, diviene libero docente nel 1929. Bruno Castiglioni coltivò contemporaneamente gli studi di geologia e di geografia, ma a questa si dedicò poi più decisamente vincendone nel 1936 per concorso la cattedra all'Università di Messina nella facoltà di scienze per poi passare a Pavia, nella facoltà di lettere; è considerato uno dei maggiori geomorfologi italiani. Richiamato alle armi nel 1939 come capitano degli alpini, trascorse diversi mesi in Albania. Alla fine della seconda guerra mondiale, il 26 aprile del 1945 presso la Cascina Cravino, cercando di trattare con una compagnia tedesca che continuava a far fuoco alla periferia di Pavia, pur avendo il locale comando tedesco già firmato la resa, venne colpito a morte e, il giorno dopo, il 27 aprile, moriva all'ospedale di Pavia dopo 12 ore di sofferenza. Gli fu conferita la medaglia d'argento alla memoria.

Sono parte integrante della donazione, oltre al cospicuo materiale fotografico (provini in bianco e nero, negativi, ingrandimenti, riproduzioni da pubblicazioni e cartoline) una carta geografica dell’Albania (Shqipnia) realizzata dall’Ufficio cartografico del T.C.I., utilizzata per annotare i percorsi effettuati durante i soggiorni, il Diario dei viaggi in Albania 1939-1940, due quaderni di appunti: Albania I. Appunti di campagna (aprile 1939-ottobre 1939) e Appunti Albania II, alcuni volumi a stampa di Bruno Castiglioni e di altri autori relativi all’Albania, Bulgaria e Serbia pubblicati postumi, destinati alla Biblioteca della Società.

L’intera raccolta donata al Sodalizio è riconducibile alla presenza di Castiglioni in Albania nel biennio 1939-1940. Egli infatti, in qualità di capitano dell’VIII° reggimento alpini durante la campagna militare del 1939 per l’annessione dell’Albania al Regno d’Italia, effettuò diverse ricognizioni aeree, via mare e via terra nella parte centro-settentrionale del paese, a nord di Tirana e Durazzo, eseguendo scatti di varia natura (paesaggi naturali, ritratti, luoghi simbolici e strategici). Dal maggio del 1940 prese parte alla missione scientifica in Albania organizzata direttamente dalla Società Geografica Italiana, unendosi a Ferdinando Milone e Aldo Sestini che avevano iniziato l’esplorazione del territorio albanese già nel febbraio dello stesso anno. I risultati della missione e l’insieme dei dati raccolti confluirono in un volume pubblicato nel 1943 (Reale Società Geografica Italiana, L'Albania, Bologna, Zanichelli, 1943).

L'Archivio storico della Società Geografica conserva la corrispondenza relativa all'organizzazione della Missione e alla pubblicazione del volume monografico sull'Albania raccolta fisicamente in un faldone: Busta 89, fascicoli 839-850 (1-13 giugno 1939 - 12 giugno 1941).


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