Orazio Antinori (Perugia, 1811 - Let Marefià, Etiopia, 1882)

ritratto di Orazio AntinoriNato a Perugia dalla nobile famiglia Antinori, Orazio si appassionò fin da bambino allo studio della natura. Il suo interesse per le scienze naturali lo accompagnò per tutta la vita, anche quando altri interessi presero il sopravvento. In gioventù, fu affascinato dagli ideali mazziniani e prese parte attiva ai moti risorgimentali. La sua vita errabonda iniziò proprio all’indomani del fallimento della Repubblica romana (1849): come molti altri patrioti, Antinori prese la via dell’esilio. Le sue peregrinazioni lo condussero dapprima a Malta, Atene, Costantinopoli e infine a Smirne, alla costante ricerca di una sistemazione dignitosa per superare le ristrettezze di un esilio non certo dorato.

Nel 1858, la riscossione della quota dell’eredità paterna consentì ad Antinori di aprire un nuovo capitolo della sua vita: dal febbraio al maggio 1859 si trattenne nella regione del delta del Nilo; successivamente, decise di recarsi a Khartum e di eleggere questa città come punto d’appoggio per una serie di spedizioni (in tutto quattro) che realizzò nella regione sudanese tra l’agosto del 1859 e il giugno del 1861.

Nell’aprile del 1862, Antinori tornò in Italia. La permanenza in patria durò solo pochi anni, poiché nel 1866 egli si recò di nuovo in terra africana per compiere un viaggio di pochi mesi in Tunisia, durante il quale accumulò una considerevole mole di informazioni, non solo relative all’ornitologia, ma anche in riferimento ad argomenti di geografia generale, cartografia e finanche archeologia, a dimostrazione della sua estrema versatilità.

Nel 1867, egli fu tra i soci fondatori della Società Geografica Italiana e ne divenne il primo Segretario generale. Considerata la sua grande esperienza, Antinori fu prescelto per rappresentare l’Italia all’inaugurazione del Canale di Suez; mentre si trovava in Egitto (febbraio 1870), ebbe l’incarico di dirigere una missione di soccorso per una colonia italiana situata nella regione dei Bogos (Eritrea), con l’ausilio del naturalista Odoardo Beccari e del geologo Arturo Issel.

Dopo il suo ritorno in Italia (1872), Antinori provvide dapprima alla stesura dei suoi resoconti di viaggio e successivamente prese parte a un’altra missione scientifica in Tunisia (maggio-luglio 1875). Egli era però concentrato soprattutto nella preparazione della Grande Spedizione ai Laghi equatoriali, di cui gli fu affidata la direzione, che prese avvio nel marzo del 1876.

Durante i sei anni trascorsi nella Scioa, Antinori provvide alla realizzazione e alla gestione della stazione scientifica di Let Marefià, ma fu anche occupato in numerose missioni esplorative nei territori circostanti, incrementando le sue raccolte zoologiche e botaniche.

Anche quando le condizioni di salute peggiorarono, il marchese  non volle fare ritorno in Italia e si spense a Let Marefià nella notte fra il 26 e il 27 agosto 1882. Ancora i suoi resti riposano all’ombra del sicomoro sotto il quale fu sepolto.

Le testimonianze della sua vita errabonda e i risultati dei scientifici dei suoi viaggi sono conservati negli archivi della Società Geografica Italiana.

Riferimenti bibliografici

Opere di Orazio Antinori

Antinori O., Catalogo descrittivo di una collezione di uccelli fatta da Orazio Antinori nell’Africa Centrale Nord dal maggio 1859 al luglio 1861, Milano, Daelli e C., 1864;

Id., Das Land der Niamniam und sudwestlische Wasserscheide des Nil, in «Mitteilungen aus Justus Perthes’s Geographischer Anstalt», XIV, 1868, pp. 412-26;

Antinori O. in collaborazione con Salvadori T., Catalogo degli uccelli raccolti durante il viaggio tra i Bogos, in «Annali del Museo Civico di Genova», Genova, 1873, pp. 366-525;

Antinori O., Nel centro dell’Africa. Premessavi la vita di O. Antinori scritta dal colonnello O. Baratieri, Roma, Perino, 1884;

Antinori O., Issel A., Beccari O., Un viaggio nel Mar Rosso, Roma, Perino, 1884;

Articoli pubblicati nel Bollettino della Società Geografica Italiana (BSGI)

Antinori O., Viaggio di O. Antinori e C. Piaggia nell’Africa Centrale, in BSGI, 1868, pp. 91-165;

Id., Spedizione italiana in Africa. Notizie, in BSGI, 1877, pp. 293-298;

Id., La spedizione italiana nell’Africa equatoriale, in BSGI, 1878, pp. 65-71;

Id., Le collezioni inviate alla Società dalla nostra spedizione africana, in BSGI, 1887, pp. 128-133;

Id., La spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1880, pp. 118-122, 400-403, 448-463;

Id., La spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1881, pp. 585-597;

Id., Memorie e relazioni: la spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1882, pp. 523-531;

Id., Viaggio nei Bogos, in BSGI, 1887, pp. 468-481, 511-550, 614-640, 668-694, 765-808.

Opere su Orazio Antinori e la sua attività

De Gubernatis E., Lettere sulla Tunisia e specialmente sulle provincie di Susa e Monastir con aggiunta di due lettere archeologiche di Orazio Antinori, Firenze, Tip. Civelli, 1867;

Cora G., Spedizione Italiana nell’Africa equatoriale, in «Cosmos», vol. 3, 1875-1876, pp. 275-277;

Id., Spedizione di O. Antinori, O. Beccari, A. Issel nel Mar Rosso e sulle Falde nord dell’Abissinia, in «Cosmos», vol. 3, 1875-1876, nello stesso volume: Nota cartografica La Baia di Assab, pp. 408-409;

Issel A., Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876;

Cora G., Note cartografiche sulla reggenza di Tunisi, in «Cosmos», vol. 6, 1880-1881, pp.425-432;

Martini-Bernardi S., La baia d’Assab e le rivelazioni sull’esito dell’ultimo periodo della spedizione in Africa, Firenze, Tip. della Gazzetta d'Italia, 1881;

Baratieri O., Necrologio di Orazio Antinori, in «Nuova Antologia», XVII (1882), pp. 320-333;

Camperio M., Commemorazione del Marchese Orazio Antinori, in «L’Esploratore», VI, 1882, pp. 425-429;

Antinori G., Il marchese Orazio Antinori e la spedizione geografica italiana nell’Africa Equatoriale, Perugia, Santucci, 1883;

Commemorazione del Marchese Orazio Antinori in Perugia, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1883, pp. 60-69;

Cecchi A., O. Antinori e le esplorazioni italiane in Africa, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1883, pp. 412-413;

Bellucci G., Il Marchese Orazio Antinori, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1883, pp. 488-507;

Landini L., Due anni in Africa col marchese Orazio Antinori, Tip. S. Lapi, Città di Castello, 1884;

Amat di San Filippo P., Gli illustri viaggiatori italiani, Roma, Stabilimento tipografico dell'opinione, 1885, pp. 527-546;

Cecchi A., Da Zeila alla frontiera del Caffa, Roma, E. Loescher & C., 1886;

Martini-Bernardi S., Spedizione italiana nello Scioa, comandata dal marchese Orazio Antinori (1876-1882) documenti pubblicati da Pietro Antonelli, [1890];

Bellucci G., Sulla collezione etnografica Antinori, Perugia, V. Santucci, 1898;

Della Valle A., Pionieri italiani nelle nostre colonie, Roma, C. Voghera, 1931, pp. 57-63;

Zaghi C., Orazio Antinori, in «Oltremare», V, 1931, pp. 322-326;

Micaletti R., Sangue italiano in Etiopia, con prefazione di Eugenio Coselschi, Firenze, Valecchi, 1933;

Traversi L., Orazio Antinori, in «Rivista delle Colonie», marzo 1935, n. 3, pp. 223-237;

Biscottini M.C., La spedizione Antinori e la fine del Massaia in Etiopia, in «Giornale di politica e letteratura», XVII, 1941, pp. 242-280;

Micaletti R., I grandi umbri: Orazio Antinori, in «Rassegna di Cultura militare», VIII, 1942, pp. 480-1486; 

Pugliesi G., Chi è? Dell’Eritrea. Dizionario Biografico, Asmara, Agenzia Regina, 1952, ad vocem, p. 18;

Leone E., Le prime ricerche di una colonia e la esplorazione geografica, politica ed economica, in Ministero degli Affari Esteri, Comitato per la documentazione dell’opera dell’Italia in Africa, L’Italia in Africa, II, Roma, 1955, pp. 124-131, docc. Nn. 9 e 9 bis a pp. 284-88;

Battaglia R., La prima guerra d’Africa, Torino, Einaudi, 1958, pp. 100 e ss., pp. 113-121;

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Zavatti S., Dizionario  degli  esploratori  e  delle  scoperte  geografiche, Feltrinelli, Milano, 1967;

Sangiorgi G.M., Orazio Antinori, Perugia, Brigata perugina degli amici dell’arte, 1975;

Castelli E., Orazio Antinori in Africa Centrale, 1859-1861: materiali e documenti inediti, Perugia, Ministero beni culturali e ambientali, Soprintendenza archeologica per l’Umbria, 1984;

Migliorini E., Orazio Antinori e la stazione di Let Marefia, Napoli, 1985;

Ambrogi S., Un arabo perugino. Vita e viaggi di Orazio Antinori in Egitto e nell’Etiopia di Menelik, Torino, Eri Edizioni Rai/Società Geografica Italiana, 1992 (Gli esploratori italiani negli ultimi due secoli);

Orazio Antinori, Università degli studi di Perugia CAMS - Rai Educational, 2006 (1 DVD 58 min ca.);

Barili A. [et al.], Lèt Marefià il luogo ove riposano i sapienti: sulle orme del naturalista perugino Orazio Antinori (Perugia 1811-Lèt Marefià 1882) alla riscoperta della biodiversità dell'antico regno di Shewa (Ethiopia), Perugia, Ali&no editrice, 2010;

Fusco N. (a cura di), Orazio Antinori, viaggiatore, naturalista, esploratore in terra d’africa, pagine scelte dai resoconti di viaggi, Genova, Brigati, 2011.

Carte geografiche

Carta dell'Africa: col tracciato delle ultime esplorazioni di Cameron, Gessi, Stanley e Antinori, Prem. lit. degli Ingegneri, Milano, 1877 (pubblicata in «L'Esploratore», 1877, n. 1);

Antinori O., Carta delle sorgenti occidentali del fiume Bianco (Nilo superiore) secondo le resultanze dei viaggi di Orazio Antinori e di Carlo Piaggia coordinati cogli itinerari di Burton, Speke e Grant, Heuglin, Baker e colle dotte congetture del prof. Figari Bey, Civelli, Milano, 1868 [?] (pubblicata in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1868, fasc. 1).


Documentazione dagli Archivi SGI