Collezione Boggiani

La raccolta iconografica (lotti 11/4, 47, 48, 55 e 215) si riferisce prevalentemente all’attività esplorativa condotta da Guido Boggiani (1861-1901) in America Meridionale e allo studio delle culture “primitive” in particolare dei popoli Caduveo e Chamacoco. Partito alla fine del 1887 per l'Argentina, paese che lo attirava per la rigogliosa natura, si stabilisce nell'Alto Paraguay, dove diviene pioniere e piantatore. Torna in Italia, dopo sei anni, per pubblicare i suoi studi (il più importante sui Caduvei è del 1895) e per illustrare i suoi viaggi in numerose conferenze presso la Società Geografica Italiana e in altre prestigiose sedi. A Roma conosce Vittorio Bottego e partecipa ai lavori del II° Congresso geografico italiano (Roma, 22-27 settembre 1895) con diverse relazioni sulle sue esplorazioni in Sud America. Dopo questa parentesi rientra in America Meridionale per riprendere i suoi viaggi di studio. Nel 1901 parte da Asuncion per dirigersi verso l'interno nella foresta del Chaco Boreale paraguayano, dove verrà ucciso in circostanze poco chiare.

Gli Archivi della Società Geografica Italiana conservano una copiosa documentazione (libri, articoli, relazioni, lettere e carte geografiche) relativa all’organizzazione dei viaggi di Guido Boggiani. In particolare, i documenti iconografici che l’esploratore ci ha trasmesso - disegni e fotografie - rivelano un profondo interesse e una sincera ammirazione per le tecniche e le abilità artistiche che gli indios hanno acquisito da tempo immemorabile. Questo interessante approccio è confermato anche dal comportamento che egli tiene nell’interazione con i Caduveo, dal rapporto di immedesimazione che instaura con gli indios partecipando alla pari ai loro giochi o alle loro feste, dall’umanità e dall’affetto reciproco, dal buon ricordo che per moltissimi anni essi serbarono dell’artista italiano.

I 68 aristotipi (lotto 11/4) attribuiti a Guido Boggiani si trovano raccolti in un album (35x50x2 cm) contenente materiale fotografico di diversa origine. I positivi sono montati direttamente sulle pagine dell'album, mentre nel recto del foglio si trova incollata una etichetta che riporta dattiloscritti il numero, il titolo e la data di ciascuna fotografia. Molti di essi derivano dalle lastre da cui furono stampate le cartoline pubblicate dal Rosauer (cfr. lotto 47). Le fotografie furono scattate in Paraguay e Brasile presumibilmente sia durante la prima spedizione (14 gennaio-27 marzo 1892) che nella seconda spedizione (13 luglio-21 agosto 1897) tra i Caduveo. Fra i soggetti troviamo anche vedute di fiumi e foreste. Molte fotografie (11/4/11-68) rappresentano indigeni ripresi nel suo secondo viaggio. La datazione dei primi 10 positivi si basa sul fatto che Boggiani utilizzava la macchina fotografica già nel suo primo viaggio di studio, come si legge nella lettera inviata al fratello il 18 ottobre del 1891.

Il titolo dell’album (26x34,5x5 cm) pubblicato da Rosauer nel 1904 è “Tipi indigeni Sud America Centrale” ed è impresso a caratteri dorati sul piatto di copertina. Nell’album (lotto 47) sono raccolte 115 cartoline fotografiche ai cui margini compaiono: la didascalia, l’indicazione Colleccion Boggiani, il curatore (R. Lehmann Nitsche), il numero di serie, il nome dell’editore, la città di pubblicazione (R. Rosauer, Rivadavia 571. Buenos Aires) e il numero dell’immagine. La prima cartolina è un ritratto di Guido Boggiani. Allegati all’album ci sono due cataloghi a cura di R. Lehmann Nitsche. I soggetti riprodotti sono di natura etnografica. Come più volte ricorda nel proprio diario, Boggiani riesce nella seconda spedizione tra i Caduvei e i Ciamacoco, a riprendere con la sua macchina tutti i tipi indigeni, per questo motivo la data di ripresa delle lastre originali da cui sono tratte le stampe potrebbe ricondursi all’intervallo di tempo fra il secondo viaggio di Boggiani tra i Chamacoco e l’anno della sua morte (1897-1901).

Le 83 stampe all’albumina (lotto 48) su un supporto cartaceo nel quale compaiono la firma o il monogramma dell’autore manoscritto a matita e spesso anche il titolo. La data di ripresa si ricava da alcune affermazioni presenti nel manoscritto autografo relativo al primo viaggio in Sud America (non ancora pubblicato in versione integrale) in cui Boggiani allude alla sua opera di fotografo. Già nel 1888, infatti, in più occasioni egli scrive di aver scattato fotografie e di aver portato le lastre fotografiche da un fotografo per vedere il risultato del proprio lavoro, e ancora, di voler completare la sua raccolta fotografica, facendo, così, presumere di servirsi della tecnica fotografica come strumento di indagine sul campo.

I 6 aristotipi (lotto 55) sono montati su cartoncini di varie dimensioni e si riferiscono ai resti di Guido Boggiani rinvenuti durante la spedizione condotta da José Fernanez Cancío alla ricerca dell’esploratore scomparso in Paraguay. Oliviero Boggiani, fratello di Guido, aveva ottenuto tramite la Società Geografica e il Ministero degli Affari Esteri un finanziamento di £ 1000 per organizzare una missione “pro Boggiani” e recuperare gli ogggetti a lui appartenuti, rimasti ad Asuncion.

Il ritratto di Guido Boggiani (lotto 215), eseguito da Manuel de San Martin ad Asunción tra il 1888 e il 1901, è montato su un supporto cartaceo (18,7x32,6 cm) con rifiniture e scritte dorate.

Riferimenti bibliografici

Boggiani G., I Ciamacoco, conferenza tenuta in Roma alla Società Geografica Italiana il giorno 2 giugno 1894 ed in Firenze alla Società antropologica il 24 dello stesso mese, Roma, Società romana per l'antropologia, 1894;

Id., I Caduvei, studio intorno ad una tribù indigena dell'Alto Paraguay nel Matto Grosso (Brasile), Roma, Società Geografica Italiana, 1895 (Memorie della Società Geografica Italiana; vol. 5);

Id., I Caduvei (Mbaya o Guaycuru): viaggi di un artista nell'America meridionale, Roma, E. Loescher, 1895;

Id., Guaicurù. Sul nome, posizione geografica e rapporti etnici e linguistici di alcune tribù antiche e moderne dell'America Meridionale, Roma, Società Geografica Italiana, 1898 (Memorie della SGI, vol. 8);

I Ciamacoco. Conferenza del cav. Guido Boggiani tenuta alla Società Geografica il giorno 2 giugno 1894, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1894, pp. 466-510;

Grassi F. (tesi di laurea di), Guido Boggiani e la fotografia antropologica. Relatore: Cosimo Chiarelli. Corso di laurea in scienze dei beni culturali, Università di Pisa. Sessione di laurea gennaio 2005;

I resti di Guido Boggiani, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1903, pp. 145-146.

Ricerca le immagini

Le immagini relative a questa collezione possono essere ricercate nel nostro database, utilizzando la stringa "Collezione Boggiani" nel campo SOGGETTO.


Documentazione dagli Archivi SGI