Collezione Traversi

I 297 positivi (lotti 237, 238 e 239) si riferiscono al periodo di permanenza del medico toscano, Leopoldo Traversi, a Let Marefià, tra il 1885 e il 1894. Durante il suo soggiorno nello Scioa, Traversi riuscì a guadagnarsi la fiducia di Menelik, divenendone il medico personale. Questo gli consentì di compiere, sotto la protezione del negus, numerose spedizioni, non solo all’interno dello Scioa, ma anche in territori sconosciuti e fino allora chiusi agli europei. Durante il 1885 esplorò il territorio dello Zuqualà, dei Guraghè, dei Maraquò e dei Soddu, riportando notizie geografiche precise, che gli permisero di correggere le inesattezze delle carte geografiche dell’epoca. Menelik volle averlo con sé durante la campagna militare che egli condusse contro di Arussi Galla (1886), insediati sui monti posti a Sud di Addis Abeba. Traversi fu un attento osservatore del territorio attraversato durante la spedizione che li portò dapprima nella regione del lago Zuai e poi in quella del mone Cilalo, posta più a oriente; dopo averla superata si arrivò nella zona delle sorgenti dell’Uabi. Nel 1887, Traversi si recò anche nella regione di Gimma, dove ebbe modo di compiere importanti studi e ricerche sulla popolazione locale. Leggendo la relazione fatta alla Società Geografica Italiana, si apprendono le abitudini, usi e costumi di questi popoli abituati al millenario commercio della carne umana, pratica a quell’epoca diffusissima in tutta l’Etiopia. Oltre alle sue interessanti relazioni scientifiche, la testimonianza dell’attività di Traversi è anche affidata a un prezioso patrimonio di documenti fotografici custoditi nell’Archivio fotografico SGI. Traversi concluderà la prima fase del suo soggiorno nello Scioa nei primissimi mesi del 1889; non era lì quando la situazione politica interna all’Abissinia mutò radicalmente dopo la morte dell’imperatore Johannes IV (10 marzo 1889) e la presa di potere di Menelik; era ancora in Italia anche al momento della firma del Trattato di Uccialli (2 maggio 1889), che tanti fraintendimenti avrebbe innescato tra l’Italia e l’Etiopia per via della doppia versione dell’art. 17: nella versione italiana l’Etiopia risultava essere, di fatto, sotto il protettorato dell’Italia; nella versione amarica si escludeva del tutto una simile possibilità. Anche per cercare di recuperare la fiducia di Menelik, il Traversi venne inviato di nuovo in Etiopia, nel 1890, con precise istruzioni in merito da parte del Ministero degli Esteri. Egli, inoltre, successe al marchese Orazio Antinori nella conduzione della stazione scientifica fondata dalla Società Geografica Italiana nel 1877 proprio a Let Marefià. Si dedicò con entusiasmo a quest’attività tanto da affermare che grazie al suo lavoro la stazione cominciava a prendere l’aspetto di una piccola fattoria toscana. Gli stessi positivi risultati, Traversi non riuscì però ad ottenerli per la sua missione politico-diplomatica: fu costretto ad abbandonare lo Scioa nel 1894, quasi alla vigilia dello scoppio della guerra che vide contrapposte le forze italiane a quelle di Menelik, conclusasi con la sconfitta dell’Italia ad Adua (1 marzo 1896).

La serie iconografica conservata nell’Archivio fotografico è composta da una fotografia (lotto 237) montata in una cornice a vetro (43x53 cm) in cui compaiono il sicomoro e la capanna mortuaria del Marchese Antinori a Let Marefià nello Scioa; 166 positivi (lotto 238) raccolti in album (34x24,5x2,5 cm) con la copertina in cartone color carta da zucchero rivestita agli angoli e sulla costa di tela grezza. L’album è stato presumibilmente composto durante una fase di riordino del materiale fotografico come si rileva dalla presenza nell’Archivio fotografico di altri album simili, ma relativi ad autori diversi e dalla mancata utilizzazione di alcuni fogli di cui esso è composto. Infine, una serie di 130 positivi inseriti a gruppi di 10 su cartoni (31,2x53,5 cm) prodotti dalla ditta A. Staderini-Roma. Due di questi cartoni sono vuoti e probabilmente non sono mai stati utilizzati.

Riferimenti bibliografici

Leopoldo Traversi, Let Marefià. Prima stazione geografica italiana nello Scioa e le nostre relazioni con l'Etiopia (1876-1896), Milano, Edizioni Alpes, 1931

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