Spedizione della Società Geografica Italiana in Tunisia 1875
La raccolta fotografica denominata “Spedizione della Società Geografica Italiana in Tunisia 1875” (lotto 241) riunisce in tutto 184 immagini (albumina su carta; misure varie) - 78 uniche e 106 duplicati - di cui 53 furono realizzate dal fotografo romano Lodovico Tuminello durante la missione guidata da Orazio Antinori. Nel testo della lettera recante il timbro a secco di Tuminello, conservata nell’Archivio storico della Società Geografica Italiana (ASSGI, b. 15, fasc. 1b, c. 1) si legge, infatti: «Roma 20 novembre 1875. Il sottoscritto nell’atto che accusa ricevuta di £ Milleduecento passategli in mano dal Segretario della Società Geografica Sig. Marchese Orazio Antinori sul fondo assegnato alla spedizione scientifica in Tunisia, dichiara di essere con la detta somma soddisfatto di ogni suo avere; e dichiara altresì che le quaranta negative delle vedute formanti l’Album della Tunisia per essere di assoluta proprietà della Sud.ª Società egli non potrà farne oggetto di commercio senza il consenso della medesima. Tutte le volte poi che la Società abbia bisogno di avere dei nuovi esemplari delle fotografie, come sopra, il sottoscritto si obbliga a farle al prezzo di centesimi settanta l’una tirate in cartoncino, tanto essendosi convenuto nell’atto che sonosi liquidati i conti. Dico £ 1,200 Lodovico Tuminello».
Tra le spedizioni organizzate nel primo decennio di vita della Società Geografica Italiana, ha un particolare rilievo quella che si svolse in Tunisia nel 1875. Essa avrebbe dovuto contribuire a sciogliere la riserva su un progetto intorno a cui da molto tempo si dibatteva soprattutto in Francia, avanzato e sostenuto dal capitano francese Fronçois-Elie Roudaire, ossia l’allagamento degli chotts (laghi salati) tunisini e la loro trasformazione in un mare interno detto "mare saharico", attraverso la creazione di un canale presso Gabès. I rilievi compiuti resero palese l’impossibilità di realizzare i lavori: gli chotts si trovavano al di sotto del livello del mare, ma qualsiasi iniziativa di taglio per allagare il deserto risultava impossibile o quantomeno antieconomica per via della natura dell’istmo di Gabès, costituito da rocce di natura calcarea e non da sabbia.
All'impresa presero parte nove persone persone[1] tra le quali il celebre fotografo Lodovico Tuminello, che realizzò un importante dossier fotografico. Il coinvolgimento di un fotografo professionista rappresenta un evento unico che non sarebbe più avvenuto nelle successive e ben più impegnative esplorazioni.
Rispettando le indicazioni che gli erano state fornite dai vertici della Società Geografica, ossia «rilevare [...] gli aspetti del paese e le ruine romane», egli realizzò una raccolta di scatti paesaggistici particolarmente interessanti, attenendosi alla realtà e ai contesti senza piegarsi a forme di monumentalizzazione o di idealizzazione. La medesima impostazione si trova nelle immagini dedicate ai costumi, riprese per strada, senza alcuna forzatura. Per questa ragione il lavoro di Tuminello si discosta nettamente dalla vasta produzione di immagini relative al viaggio fotografico e può essere considerato come un episodio del tutto autonomo e quasi isolato, per questo particolarmente prezioso.
Nella medesima collezione, insieme a quelle di Tuminello, sono conservate le fotografie realizzate da M. Catalanotti e E. Cellai. Il primo, titolare dello studio “Fotografia italiana / Tunisi”, è l’autore di tre vedute aggiunte al gruppo di 22 immagini, relative a siti archeologici e a località delle regioni centrali di Susa, Monastir e Kirouan che accompagnano la serie, in tre esemplari, delle fotografie di Tuminello, rese alla Società Geografica Italiana sulla base degli accordi contrattuali, attribuibili a un non meglio identificato E. Cellai. Sebbene alcune di queste stampe rechino sul cartone di supporto il timbro Tuminello – la loro provenienza risale senz’altro a fonti diverse e non corrisponde alla consegna del lavoro da parte del fotografo, avvenuta nel mese di novembre 1875. Le fotografie di Catalanotti e quelle di Cellai potrebbero esser giunte alla Società Geografica per tramite dello stesso Antinori, che le aveva acquisite già nel suo precedente viaggio in Tunisia nel 1865-1866. Nel gruppo infatti si trovano proprio alcuni soggetti relativi ai siti archeologici di El Djem (antica Tisdro) e di Sbitla, che l’Antinori aveva visitato l’8 e il 9 giugno 1866, riportandone i monumenti più importanti nei disegni tracciati sui propri taccuini di viaggio (Appendice ASSGI, b. 17, fasc. B Unico, cc. 20 e ASSGI, b. 20, fasc. 1, cc. 136). La datazione nella scheda catalografica di questo gruppo di fotografie riportata, si riferisce all’epoca in cui è stata realizzata la stampa e coincide con quella del corpus originale di Tuminello, costituito da 45 vedute e da 8 fotografie, riprese nel piccolo formato, raffiguranti “costumi di Gabés”.
[1] Membri della missione: Marchese Orazio Antinori, segretario della Società Geografica Italiana, capo della spedizione; barone Giacomo Castelnuovo, deputato, finanziatore ufficiale dell’impresa; dottor Giuseppe Bellucci, geologo, professore dell’Università di Perugia; colonnello De Galvagni, amministratore dei fondi della spedizione; capitano Oreste Baratieri, addetto al comitato delle armi di linea e relatore ufficiale della spedizione; ingegnere Augusto Vanzetti, ufficiale di artiglieria; ingegnere Angelo Lambert, impietato nelle miniere sarde; Giuseppe Ferrari, pittore; Lodovico Tuminello, fotografo.
Riferimenti bibliografici
Bonetti M.F. e Mancini M. (a cura di), Tunisia 1875. La spedizione della Società Geografica Italiana nelle immagini di Lodovico Tuminello, Roma, fpm.com edizioni, 2007;
De Gubernatis E., Lettere sulla Tunisia e specialmente sulle provincie di Susa e Monastir con aggiunta di due lettere archeologiche di Orazio Antinori, Firenze, Tip. Civelli, 1867;
Mancini M., La spedizione della Società Geografica Italiana in Tunisia (1875): una possibile lettura, in Cerreti C., Colonie africane e cultura italiana fra Ottocento e Novecento: le esplorazioni e la geografia. Atti dell'Incontro di studio, Istituto italo-africano, Roma, 20 maggio 1994, Roma, CISU, 1995, pp. 169-180;
Nuova spedizione negli sciott di Tunisia, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1876, p. XIII, 2, pp. 90-91;
Rapport sur la mission des chotts. Études relatives au projet de Mer Intérieure, par le Capitaine Roudaire, Paris, Imprimerie Nationale, 1877;
Spedizione geografica italiana nel Sahara Tunisino, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1875, Appendice, pp. 1-6;
Spedizione italiana nella reggenza di Tunisi, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1875, pp. 453-468;
Spedizione italiana in Tunisia III. Produzione e commercio dello sparto, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1875, pp. 676-681;
Spedizione italiana in Tunisia IV. Le Diatomacee raccolte dalla Spedizione della Società Geografica Italiana in Tunisia, osservate dal dott. Matteo Lanza, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1876, pp. 17-20;
Spedizione nel deserto libico, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1876, p. 418.
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Documentazione dagli Archivi SGI
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- Lodovico Tuminello, I membri della spedizione. Con la barba bianca, a destra, il capo spedizione Orazio Antinori (Museo Storico in Trento, Archivio fotografico)
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- Lettera di Lodovico Tuminello alla SGI scritta da Roma il 20 novembre 1875 (ASSGI, busta 15, fasc. b1, c. 1 (pag. 1)
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- Lettera di Lodovico Tuminello alla SGI scritta da Roma il 20 novembre 1875 (ASSGI, busta 15, fasc. b1, c. 2 (pag. 2)