Collezione Baratta

La raccolta (lotti 16/10, 36, 37 e 123) si riferisce ai diversi documenti iconografici messi insieme, nel corso dei propri studi, dal geografo e sismologo Mario Baratta.

  • Lotto 16/10

Si tratta di 21 positivi inseriti in un album (35,5x50x8x1,8 cm) composto da 34 fogli di cartone legati da un cordone. L’album contiene 12 serie fotografiche di periodi e autori diversi relative all’Italia. La sezione collegata al professor Baratta si riferisce al materiale iconografico raccolto in occasione dello studio da lui effettuato per incarico della Società Geografica sul terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908 in seguito al quale andarono distrutte Reggio e Messina con gli abitati circostanti. Recatosi più volte sui luoghi allo scopo di raccogliere gli elementi più importanti per l'analisi scientifica del fenomeno, egli assolverà l’impegno pubblicando un'opera (La catastrofe sismica calabro-messinese, Roma 1917, in 2 volumi, il primo di testo e l'altro di tavole), giudicata magistrale per la descrizione dei luoghi, per l'abbondanza delle notizie, per lo studio del terremoto e del maremoto successivo, per i raffronti storici e le conclusioni.

Riferimenti bibliografici

Baratta M., Alcuni risultati ottenuti dallo studio del terremoto Calabro-Messinese del 28 dicembre 1908, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1909, pp. 1218-1224.


  • Lotto 36

Le 42 diapositive sono corredate di didascalie dattiloscritte su due fogli, allegati alla raccolta, dal titolo “Elenco delle diapositive della eruzione del Vesuvio. Aprile 1906”. Esse vennero utilizzate da Mario Baratta durante la conferenza del 20 maggio 1906: La recente eruzione del Vesuvio, tenuta presso la Società Geografica Italiana. L'eruzione vesuviana del 21 aprile 1906 iniziò esattamente il 4 aprile e così viene descritta: colate di lava distrussero seriamente Boscotrecase fermandosi poi a circa 10 m dal cimitero di Torre Annunziata. Contemporaneamente su Ottaviano e S. Giuseppe Vesuviano si abbatterono proietti e prodotti cineritici. L’ultima fase, avvenuta tra il 13 ed il 14 aprile, causò delle colate di fango che danneggiarono notevolmente Ottaviano. Dopo tale fase il Vesuvio rimase calmo fino al 1913.

Riferimenti bibliografici

Baratta M., La recente eruzione del Vesuvio. Conferenza del 20 maggio 1906, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1906, pp. 535-537.


  • Lotto 37

Le 46 diapositive con soggetti relativi alla Prima Guerra mondiale 1914-1918 vennero presumibilmente utilizzate da Mario Baratta per illustrare e rendere più coinvolgente la propria relazione in occasione della conferenza del 13 febbraio 1916: Le ragioni geografiche della nostra guerra. Molte diapositive derivano da illustrazioni a stampa, quasi tutte presentano didascalie manoscritte a margine e alcune sono a colori. La raccolta iconografica è parte integrante di un cospicuo Collezione Prima Guerra mondiale custodito negli Archivi della Società Geografica Italiana.

Riferimenti bibliografici

Baratta M., Le ragioni della nostra guerra. Conferenza del 23 febbraio 1916, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1916, p. 161;

Pagine geografiche della nostra guerra, Roma, Reale Società Geografica Italiana, 1917.


  • Lotto 123

La serie di 42 negativi si riferisce ai terremoti di Calabria con particolare attenzione ai danni causati da quello del 1905. I fototipi, precedentemente contenute in scatole originali, sono prevalentemente riproduzioni di positivi quasi tutti recanti una didascalia.

Riferimenti bibliografici

Baratta M., I terremoti di Calabria. Conferenza del 28 gennaio 1906, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», 1906, p. 194.

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